Buona Pasqua!

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                          Piero della Francesca 'Resurrezione' (museo civico San Sepolcro)



Mozart "Gloria" (messa Incoronazione direttore H. Von Karajan, Vienna Philarmonic)






                                    Piero della Francesca 'Resurrezione' (particolare)

Musica per la settimana Santa (7)

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De Victoria 'Tenebrae factae sunt'



Musica per la settimana Santa (6)

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Voi  ch'amate lo Criatore
dal Laudario di Cortona

eseguito da Caterina Socci

Musica per la settimana Santa (5)

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Jesu dulcis memoria
(nella versione di De Victoria)




Iesu dulcis memoria
Dans vera cordis gaudia
Sed super mel et omnia
Eius dulcis praesentia.

O Gesù, ricordo di dolcezza
Sorgente di forza vera al cuore
Ma sopra ogni dolcezza
Dolcezza è la Sua Presenza.


la mia amica Flannery

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lettere di Flannery O'Connor...ottime per la meditazione del giovedì Santo:

"...miss...considerava l'Eucaristia un simbolo, e niente male, dava ad intendere. E' a quel punto che, con un gran tremito della voce, ho detto  -Bè, se è un simbolo, che vada al diavolo- "

"...quella che tu chiami una lotta per sottomettermi, non è una lotta per sottomettermi bensì per accettare, e con passione. Cioè, se possibile, con gioia. Mi ci vedi far la posta alla gioia digrignando i denti, e armata da capo a piedi per giunta, visto che si tratta di un'impresa assai rischiosa."

da "Sola a presidiare la fortezza" (Einaudi)

Musica per la settimana Santa (4)

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Non può mancare il Requiem di Mozart


Rex Tremendae



Lacrimosa

Musica per la settimana Santa (3)

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Caligaverunt 


Tomas Luis de Victoria (Avila 1548/ Madrid 1611) Responsori per la settimana santa


Caligaverunt oculi mei a fletu meo:
quia elongatus est a me qui consolabatur me.
Videte, omnes populi,
si est dolor similis sicut dolor meus.
O vos omnes, qui transitis per viam,
attendite et videte si est dolor similis sicut dolor meus.

I miei occhi sono offuscati dal pianto,
se tu ti sei allontanato da me, chi mi consolerà?
Vedete, o voi tutti, se c’è un dolore simile al mio.
O Voi tutti, che passate per questo luogo
guardate e considerate se c’è un dolore simile al mio.


                                                    El Greco 'Crocifisso' olio su tela

Musica per la settimana Santa (2)

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"Passione secondo Matteo" J. S. Bach

(Il pianto di Pietro dopo il tradimento)

Erbarme dich,
Mein Gott, um meiner Zähren willen!
Schaue hier,
Herz und Auge weint vor dir
Bitterlich.

(aria contralto) Abbi pietà, mio Dio, mira le mie lacrime! Rivolgi qui il tuo sguardo, a te dinnanzi il mio cuore e i miei occhi piangono amaramente.





Bin ich gleich von dir gewichen,
Stell ich mich doch wieder ein;
Hat uns doch dein Sohn verglichen
Durch sein' Angst und Todespein.
Ich verleugne nicht die Schuld;
Aber deine Gnad und Huld
Ist viel größer als die Sünde,
Die ich stets in mir befinde.


(corale) Se così presto ti ho abbandonato, pur a te faccio ritorno; che il tuo figlio ci ha riscattati con le sue angosce e tormenti mortali. Non posso negare la mia colpa; ma la tua grazia, la tua misericordia son più grandi del peccato che sento sempre in me.




Befiehl du deine Wege
Und was dein Herze kränkt
Der allertreusten Pflege
Des, der den Himmel lenkt.
Der Wolken, Luft und Winden
Gibt Wege, Lauf und Bahn,
Der wird auch Wege finden,
Da dein Fuß gehen kann.

(Corale) Rimetti la tua vita e le sofferenze che ti angustiano alla fida cura di colui che regna in cielo. Colui che segna il corso e la vita alle nuvole, all’etere, ai venti, saprà trovare anche la via su cui potrai incamminarti.

Il ciliegio

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Sakura è un canto tradizionale giapponese, è per la fioritura dei ciliegi.
Per la mia amica Sako e per tutto il Giappone. Un popolo capace di tanta gentilezza ha certamente un cuore forte.
Un abbraccio

Musica per la settimana Santa

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La parte che più amo della preghiera "Stabat Mater" interpretata da diversi musicisti...buon ascolto


Fac, ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum,
ut sibi compláceam.

(Fa' che il mio cuore arda
nell'amare Cristo Dio
per fare cosa a lui gradita.)



Iniziamo da Pergolesi



Dvorak


Vivaldi

Disattenzione

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Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.


Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto dovuto.


Inspirazione, espirazione, un passo dopo l'altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell'uscire di casa e del tornarmene a casa.


Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle,
e io l'ho preso solo per uso ordinario.


Nessun come e perché - 
e da dove è saltato fuori uno così -
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.


Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro


oppure
( e qui un paragone che mi è mancato).


Uno dopo l'altro avvenivano cambiamenti
perfino nell'ambito ristretto di un batter d'occhio.


Su un tavolo più giovane, da una mano d'un giorno più giovane,
il pane di ieri era tagliato diversamente.


Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai,
perché dopotutto cadeva con gocce diverse.


La Terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.


E' durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.


Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po' di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.
                                    (W. Szymborska)

        
...ma quanto vero è quello che dice?!

la bellezza in pantofole

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Comincia presto la giornata in casa di Carl, oggi è il compleanno della mamma e tutti sono eccitati. I bambini hanno preparato una sorpresa, ma lui se la ride sotto i baffi, non è molto sicuro della riuscita, staremo a vedere.
I travestimenti sono una passione di famiglia,  papà sbircia nella camera delle bambine... le trova ancora abbastanza indecise, ma i ragazzi non sono da meno, visto che si perdono in battaglie e litigi invece di prepararsi!
E dire che ieri sera avevano letteralmente obbligato Karen a prendersi un giorno di vacanza: "Domani, mamma, ti devi alzare tardi, è la tua festa... niente lavoro!"
Si, con questo baccano per casa e il disordine che già regna all'alba, c'è solo da aspettarsi una giornata di lavoro campale. Ma si sa, le mamme per amore sono capaci di sopravvivere a qualsiasi regalo esagerato.
Finalmente siamo pronti per la sfilata! Tutti di sopra a svegliare la mamma!
Carl guarda i suoi bimbi. Otto. Che ciurma ragazzi!
Non gli sfugge un capello, se li osserva con amore e... competenza, pronto a cogliere uno sguardo, un gesto, un gioco di luce sul viso e negli occhi di quei mocciosi.
Adesso che anche la mamma è sveglia si può andare a fare colazione.
"Mamma, abbiamo detto a Maria di preparare in giardino!"
Che bella giornata in campagna! La corta estate svedese è appena cominciata, bisogna godersela tutta perchè da queste parti l'inverno è buio e freddo. Però non è che in casa Larsson manchi l'allegria e la voglia di divertirsi anche nella stagione fredda. Ricordano tutti i memorabili pranzi natalizi con il nonno e le sfrenate corse in slitta, le scivolate e le risate nella neve. Tanti bambini danno un gran da fare, ma sanno anche farti stare allegro!



Brita fa i capricci... stamattina niente latte?
"Kersti, smettila di leggere! Staccati un po' da quei libri e vieni a giocare! Guarda che sole"
Ma dov'è Susanna?















E' la più grande, suo padre se la guarda, un po' di nascosto, un po' ammirato e un po' trepidante "è già una donna, ma come è successo? Era una cosina paffutella che trotterellava intorno ai miei pennelli e ai colori... mi volto un attimo ed eccola che scrive al moroso!"


La mamma si fa sentire stamane... cosa sarà successo?
Carl scende e trova Pontus...al solito in punizione...non durerà molto, ne è sicuro. Oggi poi dobbiamo andare al lago, gita di compleanno..."Karin, sono pronti i cestini del pranzo?"








"Un attimo, Esbjorn ha quasi finito, dì ai ragazzi di avviarsi"
Il piccolo. Alla sua colazione ci pensa ancora la mamma.
"Oggi niente lavoro Carl? L'artista oggi può aspettare?" Veramente il babbo pensa che il lavoro del pittore non inizia certo prendendo in mano il pennello, è tutta una faccenda di occhi e di realtà, è tutta una faccenda di inseguimento, la bellezza va scovata con gli occhi, la familiarità con lei cresce come si crescono i figli, come si costruisce una casa... lui, che quando è nato la sua casa era un mezzo tugurio, lui giovane pittore squattrinato e depresso. Ogni tanto ci ripensa, ogni tanto si rivede in giro per Parigi. Sì, sarebbe stato il posto ideale, ideale per vivere della bellezza... ma anche per morirne. Poi...
Poi aveva incontrato Karen e tutto aveva preso la sua strada. La sua arte aveva preso la strada, la sua vita pure.
"Carl! Ma sei ancora lì? Dai, i bambini sono già avanti! E tu stai ancora ad ammirarti le pantofole?!"
Il babbo pittore si ferma ancora un attimo, sorride : "Già, la bellezza delle mie pantofole! Ho fatto bene. Ho fatto bene a rinunciare a Parigi, il mio successo è qui, il mondo, il mio lavoro... la bellezza è di casa... qui."

Se volete sapere di Carl Larsson e della sua pittura potete andare qui e qui  

burocrazia telematica

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Vorrei capire se sono io l'imbranata o se davvero dipendo da un ministero organizzato da microcefali.
Il problema si presenta in questi termini: la pubblica istruzione ha scoperto l'esistenza di internet...uau, anche i dinosauri scoprono l'evoluzionismo!!
Bene, decretato che la sottoscritta potrà ricevere il suo cedolino via mail.... poi, dopo qualche mese decidono che ...no, torniamo al cartaceo! Cosa fa la sottoscritta che possiede una cosa come 5 o 6 account di posta? Elimina quello inutile no?! Nel senso che non aprendo più la casella, l'animale si estingue da solo!
Ma come ben sapete "non è vero che i dinosauri sono estinti...si sono solo nascosti!'
"Cu-CU! Eccoci di nuovo!'
Contrordine compagni! Niente più cedolino di carta...torniamo ai tempi moderni!
Peccato che nel frattempo io ho perso tutti i miei dati!
Niente paura! C'è o non c'è il recupero password?
Ecco! Questa è la domanda esistenziale!
Nella mia disordinata carriera di utente web sarò riuscita a recuperare si e no un centinaio di volte le password che regolarmente dimentico, o perdo, o...chi se ne frega.
Con la pubblica istruzione no, non c'è verso.... eccesso di zelo? Ci vuole la password per recuperare la password che recupera la password e poi scopri che per quest'ultima occorre proprio la password che ha dato origine al cerchio infernale!
"Scusi, mi servirebbe la password di accesso alla mia casella di posta...istruzione.it" chiedo con ossequio tecnologico.
"Bene mi dia il suo indirizzo di posta elettronica che gliela mandiamo subito"
Io li fornisco di un indirizzo alternativo e...
"No, guardi che ci serve la sua mail presso istruzione.it, lì spediremo la nuova password"
Ora mi domando: per quale arcano mistero telematico io riuscirei ad aprire una porta a cui mi è negato l'accesso, per poter trovare all'interno una chiave che mi fa aprire la porta...stando fuori?
E' contorto come ragionamento?....APPUNTO!

Ahh che bella la vecchia cara burocrazia da 'sportello' dove potevi discutere con una faccia in carne ed ossa, adesso chi mando a quel paese? La mia tastiera?

calcio

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...no, non quello che serve alle donne in menopausa...;-) proprio il calcio che si gioca con il pallone, quello che se c'è un prato va bene, se no anche il cortile, il marciapiede, il sottoscala o 3 metri per 3 fuori dalla porta della classe, con altri 20 bambini che stanno tra i piedi in altre faccende affaccendati, e ogni due minuti ..."maestraaa mi danno fastidio!".
Insomma quel calcio lì, quello che quando hai una palla mezza sgonfia, o anche di carta e scotch, tra i piedi ti senti Messi o Maradona (a seconda dell'epoca, ovvio). E tiri, e sogni... e ti diverti...ancora.

Da un po' di tempo sono diventata però una maestra cattivissima, arcigna, rompiscatole. Una di quelle che, ebbene sì, impediscono di giocare a pallone. Sono in standby, volevo capire cosa sta succedendo.
Si stanno incattivendo tutti, non è più un gioco. Non è perchè si litiga...santo cielo mica viviamo nel mulino bianco!
C'è qualcosa che non mi convince, che mi preoccupa, che mi sfugge... non si divertono perchè giocano ma perchè l'avversario è umiliato.
Poi, ieri sera, sono andata a vedere la partita, no, scusate, "La Partita"...Milan - Inter, no Inter - Milan, ed è iniziato a farsi strada un pensiero.

Ok, ho esultato perchè è finita come volevo, ma... mica mi è tanto piaciuto vincere così.
Lasciamo perdere la telecronaca che rasentava la demenza senile, la discussione tra gli amici davanti alla tv era più interessante:
manca mezz'ora buona alla fine, il Milan è in vantaggio e fa 'melina'...si dice ancora così? Io mi stufo
"...allora giocate o no? Siete pagati per questo..."
Interviene l'esperto "no, sono pagati per vincere e questa è tattica per arrivare al risultato"
ok...ragionamento che non fa una grinza.
Però a me rimane una domanda: ma allora per vincere vale tutto? Vincere a tutti i costi? Maestra è valido?
Cosa dico ai miei marmocchi quando li vedo perdere il rispetto di sè e degli altri solo per dire "abbiamo vinto"?
Maestra a me sembra che non è valido. Cosa ne pensate?

ciao ciao