Visualizzazione post con etichetta bambini. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bambini. Mostra tutti i post
domande alla maestra
Oggi entro in quarta B per la mia lezione di inglese: 17 bei marmocchi con tanta voglia di imparare e stare insieme. Subito dopo di me entra il bidello: "alle 12 facciamo un minuto di silenzio"
Tutti hanno immediatamente capito di cosa si trattava e sono partite a raffica le domande, per fortuna i nostri bambini non sono terrorizzati ma pieni di domande e un po' ansiosi. Più che le loro paure quasi tutti riportano l'ansia e il fastidio televisivo ma le domande sono vere, elementari, semplici, piene di ragione: "perché uccidono?" "chi sono?" "cosa vogliono?" "come ci possiamo difendere?" "ma perché dicono che lo fanno per Dio?" "dicono che sono musulmani, dobbiamo avere paura di loro?" Tra queste 17 faccette c'è anche quella di Lina (ovviamente non uso il suo vero nome qui) una bellissima bambina egiziana di fede musulmana.
Poi la maestra chiede silenzio, non ha molta voglia di aggiungere parole ma inizia a parlare, occorre che parli... "devi parlare maestra perché ho bisogno che tu adesso sia con me"
Allora comincio proprio da Lina, è lì, partiamo da vicino, partiamo da lei: "cosa direste bambini se io oggi vi dicessi che bisogna avere paura di Lina?"
Tutti si mettono a ridere: "ecco, non devo dirvi altro. L'unica cosa di cui aver paura è la paura che è ignoranza e schiavitù.
Adesso facciamo il minuto di silenzio, ognuno pregherà con le preghiere che conosce, quelle che gli ha insegnato la mamma, e chi non ne sa penserà a tutto il suo desiderio di essere amato e di amare. E tutto questo non solo per i morti di Parigi ma per tutti gli innocenti vittime dell'odio e per noi stessi che impariamo ad affilare le nostre armi: l'amore, l'amicizia e l'accoglienza, che sono le armi più difficili da usare ma anche le migliori"
Li guardo in silenzio e tutta quella forte e fragile tenerezza mi convince sempre più che l'odio, la morte e la cattiveria non avranno l'ultima parola.
Non voglio più vedere bambini soffrire
E' una richiesta assurda?
Oggi guardavo i miei marmocchi e pensavo che l'altro giorno ne hanno uccisi 20 esattamente come loro. Sembra una cosa impossibile e pazza desiderare che il male non esista più, ma è la cosa più umana che c'è. Non mi basta credere che il male possa essere cancellato semplicemente da una legge... fosse anche "la più bella del mondo"... non è che non voglio...non mi basta proprio.
Adesso ditemi chi crede nelle favole: quelli che gridano a Dio di venire ad amarci o quelli che si accontentano di sperare in buoni legislatori e governanti?
Pensiero
il Natale dei bambini è senza paura,
il Natale dei bambini non ha paura.
Perchè il Natale è un Bambino che non ha paura
di nascere al freddo di questo povero povero mondo violento.
Che non bastano leggi per far tacere i fucili,
ci vuole un amico che non abbia paura
di abbracciarci
anche
se il nostro cuore è assente e smarrito.
Imparare a leggere
Gli adulti non sempre sentono, non dico 'ascoltano', ma proprio spesso non 'sentono'. E' come se non sapessimo leggere. Non dobbiamo deprimerci però... siamo un po' dislessici, leggiamo storto nelle righe dritte, abbiamo bisogno di pazienza.
Un bambino disegna: case, bambini, animali... colori... sembra tutto così bello e ingenuo; poi guardi bene, te lo fai descrivere e scopri che c'è tutta la famiglia... tranne lui, bang!!!
Un bambino scrive una storia allegra, una storia di animali e giochi e avventura. Poi arrivi alla fine e invece di 'vissero felici e contenti' trovi "tutto finì bene: suo padre gli disse che sarebbe arrivato presto" bang bang!!!
Tuo figlio arriva a casa e ti racconta che Pierino non vuole giocare con lui... hai deciso che quel giorno lo ascolti e fai il genitore responsabile? Bene, parti in quarta e telefoni al babbo di Pierino, dicendogli che proprio non si fa e che deve educare suo figlio. Risultato? Se Pierino fino ad oggi poteva avere dei dubbi ora sa con certezza che deve stare alla larga da quel cocco di mamma.
Ma santo cielo come si fa? Come si fa a combinarla giusta? Chi ce lo insegna a leggere dritto?
Quando si deve tirar grandi degli uomini la cosa peggiore è credere di saperlo fare, o credere che il proprio dovere sia non sbagliare mai.
Ma per imparare a leggere bisogna guardare le parole scritte... "non distrarti Luigino! Guarda il libro e non le tue dita!"
"Non distrarti papà.... guarda me e non la tua faccia nello specchio dei tuoi pensieri importanti!"
Forse educare è proprio guardare un altro e smetterla di pensare se siamo o no capaci.
about: spettacoli scolastici
Assolutamente non sono contraria, questo va detto per prima cosa, ci ho sbattuto via anche parecchio tempo in scuole teatrali e corsi vari.. e che non devo crederci!?
Solo che nove volte su dieci si confondono le parole educazione con esibizione!
Educazione: scoprire insieme la realtà e magari cercarne il senso, il significato...che c'è, accidenti, ci deve essere se no il mio lavoro è una colossale bugia.
Per educare ho tutti i mezzi che la realtà mi offre, anche il teatro, e il divertimento.
Esibizione: mostrare, esporre.
Dove il secondo è un gesto qualsiasi, mentre il primo è un lavoro bellissimo di sangue e sudore che non lascia mai tranquilli, che esige un cambiamento continuo, che consola e fa morire, che deve lasciare chilometri del tuo spazio a disposizione di un altro, che ha molti, molti attributi in comune con l'amore.
Detto questo pretendo di misurare le due cose: qual è la più affascinante?
Lasciamo stare poi la scoperta di ciò che i bambini devono esporre durante le recite, il più delle volte non è un lavoro, una conquista propria ma più spesso la bravura di qualcun'altro, maestra o mamma che sia.
E' facile facilissimo, strafacile giocare alla televisione, preoccupandoci poi di lamentarci che 'oh...questi bambini quanti cartoni guardano!?' e magari loro si guardano proprio solo i cartoni... tranquilli... a fargli frequentare la scuola della De Filippi ci pensiamo noi!
Il teatro è un gioco prima e poi diventa fascino, il teatro è riflettere su quello che stai dicendo e facendo, il teatro è fingere per liberarsi delle finzioni, il teatro è pensare e giudicare, il teatro è disciplina e ordine come sono ordine e disciplina le regole di uno sport, il teatro è conoscere più sé stessi e il mondo e per questo serve all'educazione.
Facciamo soffrire, si soffrire, un esercito di bambini fino a notte tarda per 10 minuti (10) di palcoscenico e osiamo anche sgridarli se ci chiedono di andare a fare la pipì! Se questa non è follia ditemi voi cos'è!
misericordia!
la carezza di Dio oggi per me sono.... come potrebbe essere diversamente... i miei marmocchi rompi anima e rompighiaccio, il mio ghiaccio.
Io resisto, resisto... ma mi strappano sempre un sorriso... barzellette di Dio per un muso lungo e ostinato!
E' partita una battuta... me ne sono ricordate altre.
Due o tre in fila, non di più... oggi il mio cuore è particolarmente affannato, me ne ricorderò altre...
....maestra posso andare a bere? chè ci ho una sete dalla fame...!
(lavori pomeridiani nell'orto)... si, si maestra, piante di spinaci e pomodori... ma io preferirei una pianta di cotolette!!
(partita di pallone in giardino) ... maestra ma il prato dello stadio di san Siro non ha le margherite?
(la logica c'è..) Fabio: maestra Piero ha
detto c...ne!
Piero: no! ho detto c... ni!
Maestra: e che differenza
c'è?
Piero: c... ni è plurale!!
Pensiero della maestra: adesso mi tocca anche dargli un bel voto in grammatica!!
The African Children's Choir
Walking In The Light of God
This little light of mine,
I'm going to let it shine.
This little light of mine,
I'm going to let it shine.
This little light of mine,
I'm going to let it shine,
Ev'ry day, ev'ry day,
Ev'ry day, ev'ry day,
Gonna let my little light shine.
The African Children's Choir
spettacolo fine anno... cantiamo e balliamo questa!!! siamo o no degli audaci!? oooh yesss!!
fateci gli auguri...
ciao ciao
Iscriviti a:
Post (Atom)