Visualizzazione post con etichetta poesia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta poesia. Mostra tutti i post

Wisława Szymborska: cucinare poesie

0
COM
Ho conosciuto una donna che ha scritto poesie. Le leggo sul tram tornando a casa dal lavoro.
Illuminano questi giorni di pioggia.
Non fanno sparire l'acqua che cola sui finestrini, nè l'umido che entra nelle ossa, e anche il cielo grigio e bigio rimane al suo posto. Però tutto è illuminato. Dalla poesia.
Ho scoperto la poesia andando in giro in tram.
Szymborska ne sarebbe contenta, ho la pretesa di esserne certa.
Ormai siamo amiche, e lei mi racconta con ironica leggerezza quello che i suoi occhi vedono; mi canta con note un po' surreali la musica che ascolta.
Un poeta non descrive la realtà... te la cucina. Mette le mani agli ingredienti che il buon Dio ha usato per fare il mondo, e ti scodella nel piatto qualcosa di nuovo.
Lo fa con l'impudenza di un bambino, guardando come guarderebbe un bambino.
E sto parlando del bambino quello vero: l'essere più serio e lavoratore che ci sia. Non di quel coso rimbambito e improbabile che ci butta in grembo mamma tivù.

Così, guidata dal profumo delle parole, entro in un'operosa cucina ad assaporare con gusto e lentezza i manicaretti di questa Babette letteraria. Eppure sono sempre su questo tram che scaracolla lungo viali trafficati.
Ecco, incontro le paffute bellezze di Rubens, sono proprio lì, sedute vicino alla ragazza con le cuffiette e l'phone. E la pioggia che gocciola sui vetri, ti sei accorta ch'è fatta dall'acqua di tutti i fiumi del mondo?
All'angolo, vicino alla farmacia, è ferma Cassandra, mentre sui muri al posto dei manifesti, vedo una ieratica coppia fuggita da qualche mosaico bizantino. Rigidi e bizzarri.

La poetessa parla con tutti, e sembrano discorsi di vita consueta. Ti parla di tutti, come fossero i suoi vicini di casa. Poi ti accorgi che le parole ti accompagnano dentro, come uno speleologo, a scoprire che le cose e i fatti hanno uno spessore.

Guardi. Già, perchè le parole vere ti fanno guardare, e vedere di più. Non mondi lontani e irraggiungibili, ma esattamente il mondo che hai sottomano. E' un viaggio dentro quello che hai davanti, in quello che stai facendo.
Dal lavoro, a casa mia, stessa strada, tutti i giorni.
Poesia è quando inizi a sentire un sapore diverso con gli stessi ingredienti di tutti i giorni.
Continuo a guardare dal finestrino e sorrido soddisfatta.
E se forse ho banalizzato mi perdonino i professori che sanno parlare davvero di letteratura, ma in queste settimane così strane e pesanti, ho trovato la compagnia di un'amica: Wisława Szymborska
Se ancora non l'avete fatto passate a conoscerla, e portatele i miei saluti, ditele che ci vediamo domani, alla solita fermata del tram.


Disattenzione

0
COM
Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.


Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto dovuto.


Inspirazione, espirazione, un passo dopo l'altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell'uscire di casa e del tornarmene a casa.


Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle,
e io l'ho preso solo per uso ordinario.


Nessun come e perché - 
e da dove è saltato fuori uno così -
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.


Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro


oppure
( e qui un paragone che mi è mancato).


Uno dopo l'altro avvenivano cambiamenti
perfino nell'ambito ristretto di un batter d'occhio.


Su un tavolo più giovane, da una mano d'un giorno più giovane,
il pane di ieri era tagliato diversamente.


Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai,
perché dopotutto cadeva con gocce diverse.


La Terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.


E' durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.


Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po' di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.
                                    (W. Szymborska)

        
...ma quanto vero è quello che dice?!

Klee: pittore poeta

0
COM
Sto leggendo le poesie di Klee, sì, le poesie.
Mica lo sapevo che fosse anche poeta, e che poeta!
Meglio ascoltare lui, va bene?

Oh non lasciar morire l'infinita scintilla
nella misura stretta della legge.
Ma fai attenzione, non
allontanarti troppo da questo mondo!
Pensa di essere morto
e dopo molti anni di lontananza
ti viene concesso un solo
sguardo verso la terra.


Vedrai un lampione e un vecchio
cane con la zampa alzata.
Singhiozzerai dalla commozione. 

(1905)

...è possibile, è possibile vedere le cose consuete con occhi nuovi e scoprire che tutto ci può rubare il cuore, grati che la realtà ci sia.
'Grazie' è davvero la parola più bella del mondo.

Uomo saggio

0
COM
Cose trovate, dette da un uomo saggio. Non immediate, non facili alla prima lettura. Ma profonde e vere.
La poesia è una cosa di tutti, in quanto uomini, ma non a tutti è data la capacità di esprimerla, quel 'degna di durata esemplare' ha dietro studio, fatica, tagli e dolore. 
Troppo abituati a pensare che la creatività sia qualcosa di spontaneo e naturalistico, ci accontentiamo di sbrodolare le parole appena ce le troviamo in testa, ci accontentiamo di leggere facili emozioni che hanno la durata della fiammella di un cerino.
Lavoro, lavoro, lavoro e lasciarsi ferire, nel silenzio, dal mistero delle cose: questo è un po' di quello che capisco dalle parole di questo saggio uomo.




'Quando uno scrittore verrà considerato dai posteri come un classico vero, si scoprirà che il suo stile reca in sé una certa oscurità. Ciò avverrà perchè il vero classico dice le cose con proprietà di lingua, e ciascuna un’unica volta, e gli è, persino a se stesso, inimitabile l’opera sua. (…) L’opera vera di poesia è quella che è arrivata in sé a distruggere il più possibile la parte della scimmia o del pappagallo o del robot. La poesia è viva in ogni anima, e possono essere anche labbra di un semplice ad esprimerla. Ma il sentirla e l’esprimerla sono due cose distinte, almeno l’esprimerla in modo che risulti, serbando l’originalità d’impronta di chi l’esprime, degna di qualche durata esemplare. Il vivente segreto della natura tanto più diversifica dalle altre ciascuna persona umana quanto più alle altre l’umano essere l’accomuni. Perchè dunque stupirsi che nell’opera duratura di poesia l’umanità si manifesta conservando tracce di quel mistero che è la sostanza stessa della poesia'


Giuseppe Ungaretti, Missione del letterato (1947)





'Togliete all’uomo il desiderio d’eterno, toglietegli la lotta contro la morte, toglietegli l’illusione, inariditegli nel cuore la poesia, e quel giorno sarà sulla via di perder l’arte, e quel giorno gli cadrà dalle mani quel lumino che l’aiutava a intravedere nel suo abisso e a farsi padrone d’un grano di potenza.'
Giuseppe Ungaretti, Classico, Romantico…, in “Il Resto del Carlino”, Bologna, 23 ottobre 1929.
(foto Archivio Garolla)

I am a beggar

0
COM
Grazie per avermela ricordata! 
Emily Dickinson.. non tutte le sue poesie mi piacciono... ma quelle che mi piacciono
sono come pietre e aria nello stesso tempo.



Come se chiedessi una comune Elemosina,
E nella mia mano stupita
Uno Sconosciuto comprimesse un Regno,
Ed io, sconcertata, restassi -
Come se chiedessi all'Oriente
Se avesse un Mattino per me -
E lui sollevasse le sue Dighe purpuree,
E Mi ubriacasse d'Aurora!


As if I asked a common Alms,
And in my wondering hand

A Stranger pressed a Kingdom,

And I, bewildered, stand -

As if I asked the Orient
Had it for me a Morn -

And it should lift it's purple Dikes,

And shatter Me with Dawn!

Suggerimenti per la lettura

0
COM


Oggi incomincio l'angolo del libro... chissà se riuscirò ad essere fedele?

Ho due bellissimi titoli da suggerire. Veramente uno me l'ha consigliato Valentina, che dall'alto dei suoi otto anni ha certamente uno sguardo più limpido del mio; il libro si intitola "
I sentimenti dei bambini. Spremuta di poesie in agrodolce." di Janna Carioli (Mondadori).

Ieri mattina, dopo averlo preso in mano per una scorsa veloce non riuscivo più a staccarmene... vi immaginate leggere una poesia dopo l'altra ad un uditorio di bambini appena tornati dalle vacanze? Bè... l'abbiamo letto quasi tutto, ed alla fine di ogni poesia un bosco di mani alzate per dire qualcosa di sè e dei propri sentimenti. Grazie Valentina, ci hai fatto un magnifico regalo!

Di Janna Carioli purtroppo non so molto se non che scrive in modo lieve, vivace e accattivante. Poi so che è autrice di varie trasmissioni televisive tra cui la Melevisione. Ma in rete si troverà senz'altro qualche notizia più approfondita.





Il secondo libro l'ho scoperto andando per librerie. Veramente costa un sacco di soldi per le mie povere tasche, ma per fortuna ci sono le biblioteche; anche se, e chi ama i libri lo sa bene, un bel libro non ha prezzo, magari mi deciderò a comprarlo.
Bando alle ciance... il titolo:
"Scintille e piroette un libro sulle parole " di Ann e Paul Rand (Edizioni Corraini)
La prima edizione è del 1957 . E' più vecchio di me! Ma sembra un libro appena nato. E' un poema per i piccoli ma che diverte anche i grandi. Rende ragione del suo titolo, ci porta nel parco giochi a scivolare, saltare, piroettare con le parole.
Insomma, sono saltate fuori dai quaderni, dai libri e dai giornali dove sempre le costringiamo ed eccole diventare dei giocattoli, degli oggetti che possiamo conoscere e usare.
La grammatica non ci deve spaventare... incomincia come un gioco!
Le illustrazioni sono come il giardino, lo scivolo, la giostra, il cortile per queste scorribande. Insomma un bel libro allegro.

Anche di questi autori so poco. Sono marito e moglie, lei scrittrice e lui designer illustratore, allievo di George Grosz (espressionismo tedesco).
Sicuramente gli esperti diranno che ho scoperto l'acqua calda perchè pare sia un classico della letteratura per bambini. Comunque anche se tardi, sono contenta di averlo scovato.

Ciao ciao!