Calendario musicale dell'Avvento 5

0
COM

Once In Royal David's City

Fu scritto nel 1848 da Cecil Frances Humphreys Alexander e musicato nel 1849 da
Henry John Gantlet.






Calendario Musicale dell'Avvento 3

0
COM




Come as you are, as you were, As I want you to be As a friend, as a friend, as an old enemy. Take your time, hurry up The choice is yours, don't be late. Take a rest, as a friend, as an old memoria Memoria Come dowsed in mud, soaked in bleach As I want you to be As a trend, as a friend, as an old memory Memory And I swear that I don't have a gun No I don't have a gun Memory And I swear that I don't have a gun No I don't have a gun Memory


  Vieni come sei, come eri Come voglio che tu sia Come un amico, come un amico, come un vecchio nemico Prenditi tutto il tempo, fai in fretta La scelta è tua, non fare tardi Prenditi una pausa, come un amico, come una vecchia memoria Memoria E giuro che non ho un fucile No, io non ho un fucile

Calendario Musicale dell'Avvento 2

0
COM
Le "Cantigas" sono canti spagnoli del XIII secolo. Narrano i miracoli di Maria. Questa si chiama "O que pola Virgen leixa"


  

Calendario musicale dell'Avvento

0
COM
Buona attesa


L'amicizia è fare musica insieme

0
COM
(raccontino liberissimamente ispirato dal mio amico Amadeus) 

 Alle soglie dell'inverno la foresta si prepara ad affrontare il grande freddo. I colori dell'allegro autunno si stanno già spegnendo, i rami scuri degli alberi non nascondono più i nidi ormai quasi vuoti. Non si è ancora placato però il fervore delle ultime partenze, non ha sosta la fretta delle ingorde bestioline che si stanno preparando al lungo sonno del letargo. Per alcuni ancora qualche nocciola da saccheggiare, per altri un' ultima virata tra i rami prima del grande volo.  E guarda quei monelli dell'ultima nidiata di scoiattoli mai stanchi di saltare tra foglie bagnate e rami già freddi e nudi.
Tutti hanno qualcosa da fare...tutti? Bè, non proprio tutti. Qualcuno ha solo voglia di cantare e contemplare il paesaggio: è il piccolo usignolo dalla coda rossiccia e dal capino dorato. Impaziente ed eccitato per l'imminente partenza.
"Voglio partire" dice con il suo canto, e saluta gli alberi, saluta lo scoiattolo e la volpe, saluta le nuvole un po' bigie e il pallido sole.
Ha dimenticato qualcuno però. Qualcuno geloso, qualcuno che per tutta la bella stagione ha cantato con lui, qualcuno che sempre corre e sempre rimane e guarda con un po' di invidia tutti questi preparativi. "Perchè non ti curi più di me amico?" si lamenta l'acqua del ruscello che ancora gorgoglia tra le rocce e i sassi bianchi. "Tu parti e te ne voli via, non ti dispiace lasciarmi qui?"
 L'uccellino sembra davvero indifferente all'amica di una volta. Lui vola eccitato e contento, pare non aver tempo per chi rimane.
"Tutti se ne vanno, oppure si nascondono, che farò io qui sola? Neppure il raggio del sole riuscirà a scaldarmi il cuore, non avrò più lacrime per piangere, perchè senza amici non si può cantare". "Acqua di ruscello, acqua di sorgente, non fare la smorfiosa, non dir che non sai niente. Io sono l'usignolo e devo partire. Svernare nella terra aldilà del mare. Altri amici troverai, altre canzoni canterai"
"Abbiamo passato insieme tanti bei giorni e alla sera mi cantavi bellissime melodie, hai imparato da me a gorgheggiare... non ti ricordi amico ingrato?" risponde ostinata l'acqua.
Ma l'usignolo non è un uccellino dispettoso, segue solo la sua natura dolce e allegra. Lascia che l'acqua si lamenti un po'... e prima che quella arrivi a piangere davvero eccolo scendere dalla più alta cima dell'albero fino alla riva del ruscello, si china sullo specchio trasparente e sussurra cantando: "Amica limpida e cristallina, io parto certo, ma ritornerò. Non potrei cantare se tu non me lo avessi insegnato, non saprei riposare se tu non mi avessi cullato, non vedo come sarei vivo se non mi avessi dissetato." Così, rassicurata, all'acqua viene in mente una promessa da fare al suo caro amico: "Davvero senza la tua amicizia io non potrò più cantare, chiederò al mago inverno di fermarmi in un incantesimo di ghiaccio, sarò silenziosa e ferma fino a quando tu non sarai tornato" "Allora anche da lontano, canterò io per te" le risponde l'amico uccellino "E quando sentirai l'eco delle mie canzoni vorrà dire che è tornata la primavera e potremo di nuovo fare musica insieme" E prima di partire i due cari amici, acqua e usignolo, intonano insieme un'ultima allegra melodia, non per dirsi addio, no, ma solo arrivederci perchè l'amicizia non finisce mai, anche da lontano, anche nel silenzio dell'inverno.
 

Amare la scuola?

0
COM
Di solito prima di scrivere mi calmo...di solito....ma oggi non riesco. Sono bella carica e scrivo...Visto una puntata della fiction 'Fuoriclasse'. Non la spiego, la conoscono tutti.
Littizzetto prof di italiano in un liceo di....? Torino credo.
Sembra il libro cuore riveduto e corretto per post sessantottini. Ci sono anche Franti e Garrone che stanno uniti in un personaggio solo, vestito da energumeno buono. C'è la ragazza in carrozzina che fa tanto politically correct, c'è il gruppo dei professori stronzi e qualche incursione in giudizi morali e politici... odore di De Amicis riesumato insomma.
Ma la ciliegina sulla torta è il finale. L'eroica prof è in vacanza e aspetta l'esito di un concorso che la vede vincitrice di un super posto da dirigente al ministero....felicità! Finalmente sono finiti gli stenti, finiti gli insulti, finiti i casini insomma.
Arriva a trovarla il Franti/Garrone che hanno bocciato alla maturità...fa gli occhi da "solo tu prof puoi salvarmi" e la scema cosa fa? Rinuncia al posto da dirigente e si immola per la causa.
Ma che razza di c...ta è?!

Non contenta di questa masochistica visione, subito dopo la sottoscritta cosa fa? Si spara un incredibile filmato di 'pubblicità progresso' dove un zuccheroso Roberto Vecchioni mi spiega che devo amare la scuola.
E' troppo! Un barile di melassa in una serata sola dopo 12 ore di scuola (vera) non lo posso reggere.

Mi viene il dubbio: allora non è che io odio la scuola solo perchè lavorandoci ho la terribile tentazione di desiderare ogni tanto un altro mestiere... magari più pagato e meno insultato?
Cosa significa esimio professor cantautor vincitor di festivall "amare la scuola"? Fare tanti begli spot pubblicitari o inventarsi la fiction edificante alla tv, tutto per farci passare lo scatafascio attraverso i nostri pertugi posteriori con un po' di vaselina?

La scuola italiana è alla canna del gas e non è morta prima solo perchè tanta gente ci sputa sangue tutti i giorni, per favore risparmiateci almeno la presa per i fondelli!
Fine dello sfogo... Amen.

p.s. e comunque io riesco ad amare il mio lavoro perchè non è il mio lavoro lo scopo della mia vita.

ciao ciao