ricordi
Roba casalinga, che sa di sudore ed esercizio, di testa china e mani doloranti.
Interminabili scale, melodie ripetute, interrotte, riprese. Io giocavo sul pianerottolo, all'ultimo piano di una vecchia casa nel centro storico, vicino alla scuola di musica, dove aveva studiato anche mamma.
Non ricordo molto, solo che quando attaccava il pianoforte io mi fermavo, qualsiasi cosa facessi, mi fermavo. Era un mistero allora, da dove venisse quel suono non lo sapevo ancora, forse me l'avevano spiegato, ma ero ancora troppo piccola.
I tetti di Milano e la musica del pianoforte, questa è per me la poesia della mia città. forse non è granchè, ma ogni volta che sento un pianoforte suonare io mi fermo, qualsiasi cosa stia facendo, mi fermo, chiudo gli occhi e ascolto.
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