la mia città
Non sanno della mano del tuo nonno che ti guidava, a piedi, per strade indaffarate e ti spiegava 'qui ho conosciuto la tua nonna, là c'era la casa di ringhiera dove è nato tuo padre' e ti sembra di vederli ancora, sempre di corsa, sempre con la battuta sagace, quel dialetto un po' 'bauscia' e un po' cordiale, ruvidi ma capaci di amicizia, tra quelle case grigie, che quando c'è il sole sanno anche essere belle.
La mia città, non piace a molti, forse a nessuno. Ma ci sono segreti antichi anche qui, ben nascosti, quasi si vergognasse, perchè si vergogna, di essere sentimentale.
Devi andarteli a cercare gli angoli dove puoi sentire ancora l'eco di una voce calda, tra clacson assordanti e fretta e indifferenza, ma quando li hai trovati te li custodisci come perle.
E' difficile credere che dietro il muro della Breda, all'angolo del deposito dei tram, accanto all'officina o sotto gli uffici della Popolare si possa sentire qualcosa che assomiglia alla nostalgia... ma vi assicuro, la mia città è bella.
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