La notte dei segreti 4


LA MATTINA ARRIVO’ QUASI IMPROVVISA, IL SOLE GIOCANDO CON LA NEVE DIEDE UNA BELLA SCOSSA A FIAMMETTA APPENA QUESTA SI AZZARDO’ A FARE CAPOLINO DALLE COPERTE:
“SVEGLIA PIGRONA! SVEGLIA!”

ALLA VOCE DELLA LUCE FECE ECO QUELLA ALTRETTANTO SONORA DELLA NONNA CHE GIA’ SPADELLAVA IN CUCINA

“FORZA FIAMMETTA, DAI CHE ARRIVERAI TARDI A SCUOLA, CON LA NEVE POI DEVI PARTIRE PRIMA PER ARRIVARE IN TEMPO!”

“A SCUOLA?! MA NONNA NON TI RICORDI CHE E’ NATALE, SIAMO IN VACANZA!” PROTESTO’ LA BAMBINA GIRANDOSI DALL’ ALTRA PARTE E CACCIANDOSI SOTTO LE COLTRI CON UN GESTO DEFINITIVO.
ORRORE! COS’E’ QUESTO FREDDO IMPROVVISO? CHI LE AVEVA TOLTO LE COPERTE?!
“NON DIRE SCIOCCHEZZE E NON INVENTARTI PAROLE CHE NON ESISTONO. SALTA GIU’ DAL LETTO E VAI A PREPARARTI, COSA SUCCEDE NON TI RICORDI PIU’ LE REGOLE?”
LA NONNA AVEVA UN TONO CHE NON AMMETTEVA REPLICHE.
FIAMMETTA, A MALINCUORE SI MISE A SEDERE STROPICCIANDOSI GLI OCCHI; POI GUARDO’ LA NONNA, DECISA, PUR SE DAVVERO ASSONNATA, A CERCARE UNA SPIEGAZIONE DI QUESTA STRANEZZA IMPROVVISA. MA CON GRANDE STUPORE SCOPRI’ CHE LA NONNA LA OSSERVAVA PREOCCUPATA.
L’AVEVA GUARDATA COSI’ SOLO QUELLA VOLTA CHE S’ERA PRESA UN FEBBRONE DA CAVALLO.

“SENTI NONNA NON SONO MICA MALATA, STO BENE. NON TI PREOCCUPARE”

“ALLORA SE NON SEI MALATA NON FARMI PRENDERE SPAVENTI E FILA A FARE IL TUO DOVERE, ALTRIMENTI VERRANNO GLI ISPETTORI”

LA NONNA DOVEVA AVER DORMITO MALE, PARLAVA STRANISSIMO. PER IL MOMENTO LA BIMBA DECISE CHE NON ERA IL CASO DI CONTRADDIRLA, TUTTAVIA VOLEVA VEDERCI CHIARO.
SI INFILO’ LE PANTOFOLE E CORSE A PREPARARSI.
ENTRO’ IN BAGNO:
“ACCIPICCHIA COME TUTTO E’ IN ORDINE STAMATTINA. IN QUESTA CASA NON C’E’ UN FILO FUORI POSTO, SEMBRA L’AMBULATORIO DELLA DOTTORESSA FILETTINI. LA NONNA DEVE AVER LAVORATO SODO IERI SERA!”
SI VESTI’ CON COMODO E SI SEDETTE A FARE COLAZIONE.

“MA COSA TI SUCCEDE OGGI SIGNORINA! OGGI E’ LUNEDI’!”
“SI NONNA, OGGI E’ LUNEDI’, E...” AVREBBE VOLUTO AGGIUNGERE “E CON QUESTO?” MA NON LO FECE PERCHE’ IN QUALCHE MODO INTUI’ CHE QUESTO AVREBBE MOLTO PREOCCUPATO LA SUA CARA NONNA.
“E DOVRESTI SAPERE MEGLIO DI ME CHE AL LUNEDI’ I VESTITI SONO GIALLI”

“SCUSA NONNA, MA ... NON CAPISCO, CHI VUOLE CHE MI VESTA DI GIALLO?”
“MA LE REGOLE BAMBINA MIA, LE REGOLE! OH SANTO CIELO! COSA NE SARA’ DI NOI?”
FIAMMETTA NON REPLICO’, INIZIO’ INVECE A PREOCCUPARSI DAVVERO. TORNO’ IN CAMERA PENSANDO DI INDOSSARE I PRIMI INDUMENTI GIALLI CHE AVESSE TROVATO; MA NELL’ARMADIO, BEN DISPOSTI SULLE GRUCCE, VIDE UNA FILA DI COMPLETI ORDINATI PER COLORE, PER DI PIU’ OGNUNO CONTRASSEGNATO DA UN CARTELLINO SU CUI ERA SCRITTO UN GIORNO DELLA SETTIMANA. E SU QUELLO GIALLO, INDOVINATE... ERA PROPRIO SCRITTO “LUNEDI’”.
“OH! SANTA CARAMELLA! MA COSA STA SUCCEDENDO STAMATTINA?”
“APPENA ESCO VADO DALLA DOTTORESSA FILETTINI, VUOI VEDERE CHE LA NONNA E’ MALATA DAVVERO!”
SI VESTI’ IN FRETTA, PRESE LA CARTELLA E USCENDO SALUTO’ LA NONNA CON ARIA INDIFFERENTE:
“CI VEDIAMO PER PRANZO”

“CIAO CARA, SALUTA LA MAESTRA!” RISPOSE LA NONNA DALLA SUA CAMERA.

CERTO CHE LA NEVE SOTTO IL SOLE METTEVA ALLEGRIA.
FIAMMETTA SI AVVIO’ VERSO L’AMBULATORIO SPERANDO CHE LA SITUAZIONE NON FOSSE MOLTO GRAVE, COMUNQUE LA DOTTORESSA L’AVREBBE CERTAMENTE AIUTATA COME AVEVA FATTO GIA’ ALTRE VOLTE.

PRESE A CAMMINARE DI BUONA LENA PERCHE’ SAPEVA CHE CON LA NEVE ALTA AVREBBE TROVATO GRAN DIFFICOLTA’ A MUOVERSI PER LE STRADE.
TUTTO AD UN TRATTO PERO’ SI ACCORSE CHE IL TRAFFICO MATTUTINO SCORREVA FLUIDO, SENZA INTOPPI, NESSUNO CHE BRONTOLASSE, NESSUNA FASTIDIOSA FANGHIGLIA PER TERRA; ANZI, VIE E MARCIAPIEDI ERANO PERFETTAMENTE PULITI, MENTRE LA NEVE ERA GIA’ STATA RACCOLTA ORDINATAMENTE NEGLI ANGOLI.
I VICINI LA SALUTAVANO ALLEGRAMENTE, E... OH NO! ERANO TUTTI VESTITI DI GIALLO!

CI MANCAVA SOLO QUELL’ANTIPATICO DI GIOELE! IL RAGAZZETTO LE SI AVVICINO’ D’IMPROVVISO:
“EHI! FIAMMETTA, FACCIAMO INSIEME LA STRADA PER ANDARE A SCUOLA?”
“SENTI GIOELE, NON PRENDERMI IN GIRO ACCIDENTI! HO DA FARE, NON FARMI PERDERE TEMPO”

“MA CHE TI PRENDE AMICA. COME SEI STRANA!”
LO VIDE ALLONTANARSI SALTELLANDO, SEMBRAVA UN ROSPETTO GIALLO. NO, NON L'AVEVA PROPRIO MAI SOPPORTATO!
ACCIDENTI PERO’! VIDE MOLTI ALTRI SUOI COMPAGNI CHE, CON LA CARTELLA SULLE SPALLE ERANO DIRETTI VERSO LA SCUOLA:
“MA RAGAZZI E’ NATALE! NA- TA -LE. FESTA, VACANZE, REGALI, DOLCI, MAL DI PANCIA, CAPRICCI, DIVERTIMENTO, GIOCHI! CHE SUCCEDE?”
LA BAMBINA EBBE UN ATTIMO DI SMARRIMENTO, SI SEDETTE SUL MARCIAPIEDE, APPOGGIO’ LA CARTELLA SULLE GIN
OCCHIA, I GOMITI SULLA CARTELLA, IL MENTO SULLE MANI E... INIZIO’ A PENSARE.

(continua)

2 commenti:

Alessia (Ale) ha detto...

Ciao Storitella, posso rubacchiare le tue storie per la mia nipotina? Complimenti per il nuovo blog, passerò spesso da queste parti...
Buone feste... anche se ormai sono finite... ciao

gloria ha detto...

ma che bello! certo che puoi, se devi pubblicare da qualche parte basta che metti il mio nome, se si tratta di raccontare ai bambini puoi fare quello che vuoi, anche cambiare qualcosa se ti va. La storia non è ancora terminata però, spero di riuscire a non farla tanto lunga se no diventa una barba.
Ho dato un'occhiata al tuo blog,slurp! vedo che ti piace la cucina, penso che verrò a fare un giro più con comodo. Ora è proprio tardi anche per un gufo nottambulo come me.
grazie per essere venuta torna quando vuoi
ciao