Elogio alla Sicilia

Ho ricevuto quest'anno in regalo un libretto ben rilegato, di quelli che fa piacere tenere in mano per far passare le dita sul dorso di stoffa, sentire sotto i polpastrelli il rilievo della stampa in copertina, girare le pagine lentamente in diagonale, accarezzando la carta fino ad arrivare all'angolo e...girare, in un soffio. Autore: Andrea Camilleri. Titolo: "La tripla vita di Michele Sparacino". Uno di quei libri che, al primo sguardo, ti fanno pregustare la serata; penombra, poltrona, coperta, tazza fumante... ah! Piacere assoluto, non ci sono per nessuno! Tempo di lettura: si direbbe in un fiato ma non è così, ci sono libri che potrebbero anche andar via veloci, però non si può bere un bicchiere di buon vino come si beve la birra. Niente contro la birra, ma bisogna dar tempo alle parole di scendere, mentre aspetti di assaporare il retrogusto. I profumi del vino vero si ascoltano come si ascoltano le parole scritte, perchè ne possa uscire la voce.
E'  inutile che io parli di Camilleri, perchè sa parlare perfettamente da sè, ma leggendo questo suo gustosissimo racconto ho risentito l'atmosfera e rivisto la gente di un luogo che mi sono accorta di amare, la Sicilia.
Non l'ho vista tante volte, ma ogni volta è stata un'esperienza totale. Non è la solita e noiosa differenza tra nord e sud, balle! E' incontare qualcuno che credi totalmente scoperto e, solo dopo, ti accorgi che con gentile ironia ti ha svelato unicamente ciò che ti era permesso. Nobiltà antica e distacco senza averne l'aria. La Sicilia è una signora che butta in mare le sue perle per farne isole di fuoco, perchè sa che può ottenere di più con la sua bellezza. La Sicilia è un colpo al cuore quando incontri l'ombra di un giardino orientale tra l'arsura di case popolari. La Sicilia è addentare con lo sguardo lo zucchero croccante di un mosaico, dimenticandoti gli occhi tra l'oro e i lapislazzuli di Monreale. E' trovarti a vestire i panni del divino ospite raccontato da Omero, e scoprire che qui è una cosa seria anche in un retrobottega. La Sicilia è tante cose che non so e che mi piacerebbe scoprire. La Sicilia è quella gentile autoironia e facondia di Marina che mi regala libri e mi insegna a parlare siciliano.
grazie amica!

ciao ciao

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie

gloria ha detto...

una delle parole più belle del mondo!
grazie a te sconosciuto amico!

Anonimo ha detto...

Quello che hai scritto della mia terra è così bello e vero che mi hai commosso.
:)

gloria ha detto...

se vuoi puoi anche dirmi chi sei...