Elogio alla Sicilia
E' inutile che io parli di Camilleri, perchè sa parlare perfettamente da sè, ma leggendo questo suo gustosissimo racconto ho risentito l'atmosfera e rivisto la gente di un luogo che mi sono accorta di amare, la Sicilia.
Non l'ho vista tante volte, ma ogni volta è stata un'esperienza totale. Non è la solita e noiosa differenza tra nord e sud, balle! E' incontare qualcuno che credi totalmente scoperto e, solo dopo, ti accorgi che con gentile ironia ti ha svelato unicamente ciò che ti era permesso. Nobiltà antica e distacco senza averne l'aria. La Sicilia è una signora che butta in mare le sue perle per farne isole di fuoco, perchè sa che può ottenere di più con la sua bellezza. La Sicilia è un colpo al cuore quando incontri l'ombra di un giardino orientale tra l'arsura di case popolari. La Sicilia è addentare con lo sguardo lo zucchero croccante di un mosaico, dimenticandoti gli occhi tra l'oro e i lapislazzuli di Monreale. E' trovarti a vestire i panni del divino ospite raccontato da Omero, e scoprire che qui è una cosa seria anche in un retrobottega. La Sicilia è tante cose che non so e che mi piacerebbe scoprire. La Sicilia è quella gentile autoironia e facondia di Marina che mi regala libri e mi insegna a parlare siciliano.
grazie amica!
ciao ciao
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4 commenti:
Grazie
una delle parole più belle del mondo!
grazie a te sconosciuto amico!
Quello che hai scritto della mia terra è così bello e vero che mi hai commosso.
:)
se vuoi puoi anche dirmi chi sei...
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