Calendario musicale dell'Avvento 11
non importa chi siete, o cosa fate per vivere, crescere o sopravvivere, ci sono delle cose che ci rendono uguali l’un l’altro: tu, io, lui, loro – tutti, ragazzi, tutti! Tutti abbiamo bisogno di qualcuno Tutti abbiamo bisogno di qualcuno da amare... qualche volta io mi sento un po' triste, ma quando il mio amore si fida di me non ho mai bisogno di un posto dove nascondermi, io ho bisogno di te, di te, di te....
Calendario musicale dell'Avvento 10
Kingdom of gold
The high priest of money looks down on the river
The dawn coming up on his kingdom of gold
when the rim of the sun sends an arrow of silver
he prays to the gods of the bought and the sold
He turns to his symbols, his ribbons of numbers
they circle and spin on their mystical scroll
he looks for a sign while the city still slumbers
and the ribbons and the river forever unroll
in his kingdom of gold, his kingdom of gold
kingdom of gold, his kingdom of gold
kingdom of gold
On the orizon an enemy haven
sends traces of smoke high up into the sky
a pack of dog jackals and rabble of ravens
who'll come for his fortress, his castle on high
In his kingdom of gold...
His axes and armour will conquer these devils
the turbulent raiders will falter and fall
their leaders be taken, their camps burned and levelled
they'll hang in the wind from his citadel walls
in his kingdom of gold...
Non voglio più vedere bambini soffrire
E' una richiesta assurda?
Oggi guardavo i miei marmocchi e pensavo che l'altro giorno ne hanno uccisi 20 esattamente come loro. Sembra una cosa impossibile e pazza desiderare che il male non esista più, ma è la cosa più umana che c'è. Non mi basta credere che il male possa essere cancellato semplicemente da una legge... fosse anche "la più bella del mondo"... non è che non voglio...non mi basta proprio.
Adesso ditemi chi crede nelle favole: quelli che gridano a Dio di venire ad amarci o quelli che si accontentano di sperare in buoni legislatori e governanti?
Calendario Musicale dell'Avvento 8
Lullaby
Sleep baby sleep
the day's on the run
the wind in the trees
is talking in tongues
If your heart is torn
I don't wonder why
If the night is long
here's my lullaby
Well the mouse ate the crumb
then the cat ate the crust
now they've fallen in love
they're talking in tongues
Sleep baby sleep
there's a morning to come
the wind in the trees
they're talking in tongues
Calendario Musicale dell'Avvento 7
L’amore di Dio è così grande che ci ha donato il Figlio per servirci. La voce dell’angelo ci disse: “Maria ci ha dato il Cristo, il Salvatore, il servitore di Dio”, ed io lo credo! E’ gioia e benedizione servire il Signore! (Lingala, Rep. Centrafricana)
Calendario Musicale dell'Avvento 6
Na bruma leve das paixões que vem de dentro
Tu vens chegando pra brincar no meu quintal
No teu cavalo, peito nu, cabelo ao vento
E o sol quarando nossas roupas no varal
Tu vens chegando pra brincar no meu quintal
No teu cavalo, peito nu, cabelo ao vento
E o sol quarando nossas roupas no varal
A voz do anjo sussurrou no meu ouvido
Eu não duvido, já escuto os teus sinais
Que tu virias numa manhã de domingo
Eu te anuncio nos sinos das catedrais
Eu não duvido, já escuto os teus sinais
Que tu virias numa manhã de domingo
Eu te anuncio nos sinos das catedrais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
A voz do anjo sussurrou no meu ouvido
Eu não duvido, já escuto os teus sinais
Que tu virias numa manhã de domingo
Eu te anuncio nos sinos das catedrais
Eu não duvido, já escuto os teus sinais
Que tu virias numa manhã de domingo
Eu te anuncio nos sinos das catedrais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
Tu vens, tu vens, eu já escuto os teus sinais
Pensiero
il Natale dei bambini è senza paura,
il Natale dei bambini non ha paura.
Perchè il Natale è un Bambino che non ha paura
di nascere al freddo di questo povero povero mondo violento.
Che non bastano leggi per far tacere i fucili,
ci vuole un amico che non abbia paura
di abbracciarci
anche
se il nostro cuore è assente e smarrito.
Calendario musicale dell'Avvento 5
Once In Royal David's City
Fu scritto nel 1848 da Cecil Frances Humphreys Alexander e musicato nel 1849 da
Henry John Gantlet.
Calendario Musicale dell'Avvento 3
Come as you are, as you were, As I want you to be As a friend, as a friend, as an old enemy. Take your time, hurry up The choice is yours, don't be late. Take a rest, as a friend, as an old memoria Memoria Come dowsed in mud, soaked in bleach As I want you to be As a trend, as a friend, as an old memory Memory And I swear that I don't have a gun No I don't have a gun Memory And I swear that I don't have a gun No I don't have a gun Memory
Vieni come sei, come eri Come voglio che tu sia Come un amico, come un amico, come un vecchio nemico Prenditi tutto il tempo, fai in fretta La scelta è tua, non fare tardi Prenditi una pausa, come un amico, come una vecchia memoria Memoria E giuro che non ho un fucile No, io non ho un fucile
Calendario Musicale dell'Avvento 2
Calendario musicale dell'Avvento
L'amicizia è fare musica insieme
Alle soglie dell'inverno la foresta si prepara ad affrontare il grande freddo. I colori dell'allegro autunno si stanno già spegnendo, i rami scuri degli alberi non nascondono più i nidi ormai quasi vuoti. Non si è ancora placato però il fervore delle ultime partenze, non ha sosta la fretta delle ingorde bestioline che si stanno preparando al lungo sonno del letargo. Per alcuni ancora qualche nocciola da saccheggiare, per altri un' ultima virata tra i rami prima del grande volo. E guarda quei monelli dell'ultima nidiata di scoiattoli mai stanchi di saltare tra foglie bagnate e rami già freddi e nudi.
Tutti hanno qualcosa da fare...tutti? Bè, non proprio tutti. Qualcuno ha solo voglia di cantare e contemplare il paesaggio: è il piccolo usignolo dalla coda rossiccia e dal capino dorato. Impaziente ed eccitato per l'imminente partenza.
"Voglio partire" dice con il suo canto, e saluta gli alberi, saluta lo scoiattolo e la volpe, saluta le nuvole un po' bigie e il pallido sole.
Ha dimenticato qualcuno però. Qualcuno geloso, qualcuno che per tutta la bella stagione ha cantato con lui, qualcuno che sempre corre e sempre rimane e guarda con un po' di invidia tutti questi preparativi. "Perchè non ti curi più di me amico?" si lamenta l'acqua del ruscello che ancora gorgoglia tra le rocce e i sassi bianchi. "Tu parti e te ne voli via, non ti dispiace lasciarmi qui?"
L'uccellino sembra davvero indifferente all'amica di una volta. Lui vola eccitato e contento, pare non aver tempo per chi rimane.
"Tutti se ne vanno, oppure si nascondono, che farò io qui sola? Neppure il raggio del sole riuscirà a scaldarmi il cuore, non avrò più lacrime per piangere, perchè senza amici non si può cantare". "Acqua di ruscello, acqua di sorgente, non fare la smorfiosa, non dir che non sai niente. Io sono l'usignolo e devo partire. Svernare nella terra aldilà del mare. Altri amici troverai, altre canzoni canterai"
"Abbiamo passato insieme tanti bei giorni e alla sera mi cantavi bellissime melodie, hai imparato da me a gorgheggiare... non ti ricordi amico ingrato?" risponde ostinata l'acqua.
Ma l'usignolo non è un uccellino dispettoso, segue solo la sua natura dolce e allegra. Lascia che l'acqua si lamenti un po'... e prima che quella arrivi a piangere davvero eccolo scendere dalla più alta cima dell'albero fino alla riva del ruscello, si china sullo specchio trasparente e sussurra cantando: "Amica limpida e cristallina, io parto certo, ma ritornerò. Non potrei cantare se tu non me lo avessi insegnato, non saprei riposare se tu non mi avessi cullato, non vedo come sarei vivo se non mi avessi dissetato." Così, rassicurata, all'acqua viene in mente una promessa da fare al suo caro amico: "Davvero senza la tua amicizia io non potrò più cantare, chiederò al mago inverno di fermarmi in un incantesimo di ghiaccio, sarò silenziosa e ferma fino a quando tu non sarai tornato" "Allora anche da lontano, canterò io per te" le risponde l'amico uccellino "E quando sentirai l'eco delle mie canzoni vorrà dire che è tornata la primavera e potremo di nuovo fare musica insieme" E prima di partire i due cari amici, acqua e usignolo, intonano insieme un'ultima allegra melodia, non per dirsi addio, no, ma solo arrivederci perchè l'amicizia non finisce mai, anche da lontano, anche nel silenzio dell'inverno.
Iscriviti a:
Post (Atom)