Partecipo per vincere...

Gira da un paio di giorni, tra le altre frasi a mo' di epitaffio, questa perla della cultura moderna "non è importante quello che trovi alla fine della corsa, l'importante è quello che incontri mentre corri" o una cosa del genere. Sembra la frase gemella su un'altra pietra tombale "l'importante non è vincere ma partecipare". E le tombe non sono quelle degli stimabili signori Faletti e de Coubertin...no, queste lapidi le vedo solo sopra l'intelligenza umana. Ma, dico io (che non sono nessuno ma che un pensiero personale avró pure il diritto di averlo), chi ripete certe cose dal pulpito di Facebook ha ragionato su quello che sta copiando oppure pensa davvero che basta essere morti per diventare oracoli? Ma veramente crediamo di darla a bere a qualcuno che non ci frega un ciffolo di avere una ricompensa per le nostre fatiche? Se è così allora perchè questo proliferare di incazzature o petizioni in cerca di "mi piace"? Se non importa arrivare ad una meta soddisfacente perche sbattersi tanto sulle proprie e altrui bacheche? Certo che è bello partecipare, certo che gli incontri sul cammino possono essere importanti ma, accidenti, chi è quel coglione a cui non interessa un ciffolo di vincere? Chi è quel pirla che preferisce vivere appeso alle proprie insoddisfazioni senza sperare di trovare una risposta? Devo fare i nomi di tutti quelli che sono arrivati a morire per questo? Andiamo a vedere cosa diceva il signor Leopardi sulla noia del vivere, citazione troppo "dotta"? Allora leggetevi cosa ne pensava miss Janis Joplin della insoddisfazione. Spendere la vita per cosa? Per una bacheca piena di belle frasi fatte? Ma basta solo vedere la delusione per essere usciti dai mondiali di calcio..."si, siamo contenti lo stesso perchè abbiamo conosciuto tanti bei calciatori stranieri"...balle! 
Gli incontri e le partite mi servono per ricordarmi che qualcosa c'è per cui sputare sangue, io corro per vincere, incontro per arrivare...altrimenti andate a bussare alla bacheca di qualcun altro. Facebook e Twitter e tutti i social del momento non sono altro che pollai, l'ultimo post non è altro che il piolo più alto della relativa scala...e non starò certo qui a spiegare come è fatta la scala di un pollaio. Perciò siamo solo galletti che per farsi sentire al massimo riescono a stonare dentro a un coro, per fare i solisti ci vuole altro, e non certo ripetere a pappagallo senza ragionare su quel che si dice.

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