Mamma

Occorre iniziare di nuovo dall'ABC?...ok...si comincia:
aprite il dizionario etimologico alla lettera emme...emme come mamma...MAMMA mia!!! tra poco parola bandita come non politically correct, perciò fate in fretta prima che il grande fratello venga a bruciarci i libri e...i biberon!



"màmma it, mama rum, maman fr, mamà sp, màma port, che è parallelo al gr mamma, màmmè, mammìa, mammaìa madre, nutrice. Che trova confronto anche nell'albanese, lituano, nello slavo, nel celtico, nel germanico e perfino nel persiano e a prima giunta parrebbe duplicazione del primo elemento della voce MA-dre, comune a tutte le lingue indoeuropee, usato dai fanciulli per chiedere il cibo. Alcuni credono ad una origine prettamente italica ritenendo non esser altro che il lat. màmma mammella, che in seguito con alquanto naturale sineddoche del tutto per la parte, avrebbe preso il significato di nutrice, madre.
Però guardando all'uso universale di questa voce e riflettendo che trattasi di parola propria dei bambini, ignari di tutto, pare verosimile che essa sia nata spontanea sulla loro bocca al di fuori di qualunque etimo, per la sola naturale e facile articolazione delle labiali."

E fino qui il dizionario. Non basta? Ci vuole la psicologia? Bene, ecco qui:


"Schultze, dal canto suo, ritiene che il bambino passi da suoni connessi ad una capacità fisiologica minore ad altri più difficili, in ciò obbedendo, attraverso le regole dello spostamento consonantico, a quella « legge di storpiamento » o « di trasformazione » che è attiva nel linguaggio infantile.
Al posto di un suono (vocalico o consonantico) che non sa ancora pronunciare, il bambino emette un altro suono, che già è capace di esprimere e che, rispetto ad altri, gode di una maggiore prossimità nei confronti del precedente. Se invece quest'operazione non gli riesce, il bambino eviterà semplicemente di pronunciarlo." 

Ergo: la parola "mamma" non è discriminante...è...FACILE da pronunciare, tutto qui.

E ancora

"Stando a tutte le teorie formulate fino ad oggi, il linguaggio non conoscerebbe altro stadio che quello per cui un suono tratto dalla natura, quand'anche sorto in modo riflesso o ripetuto senza senso, diventa parola non appena lo si usa allo scopo di comunicare qualche cosa." (Spielrein) 

E con ciò? Allora? Dove vuoi arrivare?

Mi spiego subito: se è vero, come pare, che la parola mamma non  nasce da una imposizione ma da un semplice suono ripetuto dal bambino piccolo "ignaro di tutto", direi che i signori che vogliono sostituire per legge questa parola con il termine 'genitore uno o due' dovranno fare i conti con una cosa che si chiama realtà e che se ne strafotte delle imposizioni legislative...ve lo dico subito: I BAMBINI SONO ANARCHICI! 

Perciò auguri a voi o ingenui cavilloni!
Ciao ciao ;-)