saluti a un amico

In questi giorni così stanchi, un po' abbacchiati, in contrasto con il sole caldo di primavera, inatteso eppure desiderato. In questi giorni così strani che vorresti dormire e basta, in questi giorni arriva la notizia della morte di un amico.
Mica ci conoscevamo. Mica ha mai saputo che esisto, ed è così strano che in questo tempo in cui la solitudine è la malattia più dannatamente diffusa, senti amico uno che in altri tempi avresti considerato estraneo.
Ma io ho passato la vita, giuro, la vita, a cantare la sua musica.
Canzonette, sì... e allora?
Ma le canzonette si cantano quando il cuore strabocca. Non ti accorgi ma è così.
Da due giorni continuo a sentire la sua musica e mi è venuto anche da piangere, perchè santo cielo? Mica era uno di famiglia...
ma non sarà che è proprio su di noi che ci commuoviamo? Che quella musica ci ricorda tante cose, che abbiamo timore di perdere. I miei vent'anni con la bicicletta sul muro, e le fughe come quelle di Anna e Marco, e il desiderio di aprire il cuore e di cambiare e di non aver più paura di niente e quel volerti bene assai... ma tanto tanto bene.
Un amico è quello che parlando ti racconta di te, ti tocca il cuore. Un amico è la corrispondenza del tuo desiderio di felicità.
 ...adesso lo sai cosa fosse quella cosa che ti spinge a cercare il giusto dove giustizia non c'è, adesso sai cosa dobbiamo cercare.
Grazie Lucio, la parola che avevi scoperto mi rende inquieta, anche me... corrispondenza con un amico...
grazie Lucio.


Nessun commento: