la bellezza in pantofole

Comincia presto la giornata in casa di Carl, oggi è il compleanno della mamma e tutti sono eccitati. I bambini hanno preparato una sorpresa, ma lui se la ride sotto i baffi, non è molto sicuro della riuscita, staremo a vedere.
I travestimenti sono una passione di famiglia,  papà sbircia nella camera delle bambine... le trova ancora abbastanza indecise, ma i ragazzi non sono da meno, visto che si perdono in battaglie e litigi invece di prepararsi!
E dire che ieri sera avevano letteralmente obbligato Karen a prendersi un giorno di vacanza: "Domani, mamma, ti devi alzare tardi, è la tua festa... niente lavoro!"
Si, con questo baccano per casa e il disordine che già regna all'alba, c'è solo da aspettarsi una giornata di lavoro campale. Ma si sa, le mamme per amore sono capaci di sopravvivere a qualsiasi regalo esagerato.
Finalmente siamo pronti per la sfilata! Tutti di sopra a svegliare la mamma!
Carl guarda i suoi bimbi. Otto. Che ciurma ragazzi!
Non gli sfugge un capello, se li osserva con amore e... competenza, pronto a cogliere uno sguardo, un gesto, un gioco di luce sul viso e negli occhi di quei mocciosi.
Adesso che anche la mamma è sveglia si può andare a fare colazione.
"Mamma, abbiamo detto a Maria di preparare in giardino!"
Che bella giornata in campagna! La corta estate svedese è appena cominciata, bisogna godersela tutta perchè da queste parti l'inverno è buio e freddo. Però non è che in casa Larsson manchi l'allegria e la voglia di divertirsi anche nella stagione fredda. Ricordano tutti i memorabili pranzi natalizi con il nonno e le sfrenate corse in slitta, le scivolate e le risate nella neve. Tanti bambini danno un gran da fare, ma sanno anche farti stare allegro!



Brita fa i capricci... stamattina niente latte?
"Kersti, smettila di leggere! Staccati un po' da quei libri e vieni a giocare! Guarda che sole"
Ma dov'è Susanna?















E' la più grande, suo padre se la guarda, un po' di nascosto, un po' ammirato e un po' trepidante "è già una donna, ma come è successo? Era una cosina paffutella che trotterellava intorno ai miei pennelli e ai colori... mi volto un attimo ed eccola che scrive al moroso!"


La mamma si fa sentire stamane... cosa sarà successo?
Carl scende e trova Pontus...al solito in punizione...non durerà molto, ne è sicuro. Oggi poi dobbiamo andare al lago, gita di compleanno..."Karin, sono pronti i cestini del pranzo?"








"Un attimo, Esbjorn ha quasi finito, dì ai ragazzi di avviarsi"
Il piccolo. Alla sua colazione ci pensa ancora la mamma.
"Oggi niente lavoro Carl? L'artista oggi può aspettare?" Veramente il babbo pensa che il lavoro del pittore non inizia certo prendendo in mano il pennello, è tutta una faccenda di occhi e di realtà, è tutta una faccenda di inseguimento, la bellezza va scovata con gli occhi, la familiarità con lei cresce come si crescono i figli, come si costruisce una casa... lui, che quando è nato la sua casa era un mezzo tugurio, lui giovane pittore squattrinato e depresso. Ogni tanto ci ripensa, ogni tanto si rivede in giro per Parigi. Sì, sarebbe stato il posto ideale, ideale per vivere della bellezza... ma anche per morirne. Poi...
Poi aveva incontrato Karen e tutto aveva preso la sua strada. La sua arte aveva preso la strada, la sua vita pure.
"Carl! Ma sei ancora lì? Dai, i bambini sono già avanti! E tu stai ancora ad ammirarti le pantofole?!"
Il babbo pittore si ferma ancora un attimo, sorride : "Già, la bellezza delle mie pantofole! Ho fatto bene. Ho fatto bene a rinunciare a Parigi, il mio successo è qui, il mondo, il mio lavoro... la bellezza è di casa... qui."

Se volete sapere di Carl Larsson e della sua pittura potete andare qui e qui  

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