we belong together



Visto il film. Stasera. All'inizio non ne ero molto convinta. I sequel li evito... se posso.
Ma questo mi è piaciuto.
Prima di tutto devo dire che chi ha scritto la sceneggiatura deve essersi ben divertito a ripescare la sua infanzia... si vede, si sente... perchè mi ha ricordato la mia. E questo è già un punto a favore del film.
C'è sempre un rapporto speciale tra un bambino e i suoi giocattoli... se ci pensiamo bene scopriamo che sono tra le prime cose che un piccolo incomincia a dire 'sue'.
'Speciale' cioè... mi appartiene.
'Speciale' cioè... ti appartengo.
Ecco la parola di questa storia di giocattoli: appartenenza.
Niente ti può stare a cuore finchè non lo senti 'tuo'. Nessun sacrificio e lotta, nessuna cura e dedizione per qualcosa che non ti appartiene.
Difficile che qualcuno sappia amare se non ha mai fatto l'esperienza di appartenere.
Non si appartiene ad una società, ad una istituzione, ad un gruppo... si appartiene a 'qualcuno' con un nome e un cognome, con una faccia e un carattere, con le sue manie, stranezze, impreviste tenerezze.
E anche le 'cose'... ne abbiamo cura perchè sono 'nostre'.
Iniziamo dai giocattoli ragazzi, un passo per volta si può a considerare 'nostro' il mondo intero... c'è caso che ne impareremo ad averne più cura. (augh! parola di maestra!!!)

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