pronti a tutto...

 ...anche ad essere felici
ho visto un film, strano, cupo... che sembra complicato, ma non sono proprio sicura che lo sia. Comunque interessante.
Certo, un po' di déjà vu non manca, tra cui Blade Runner e Matrix, un bel misto di due cose che non mischierei... comunque.
L'atmosfera non è male, la produzione alquanto insolita: regia giapponese, attori e location polacchi.
Soundtrack: avvolgente!
Ma che tristezza cosmica santo cielo!!
Neanche l'idea è più tanto nuova: un via-vai tra reale e virtuale, dove alla fine non è più chiara la distinzione, e non servono a molto il cambio della fotografia, il colore e la luce per riordinarti le idee.

Intanto in breve l'argomento: gente che si guadagna da vivere giocando a videogames di guerra e rischiando realmente la vita. La più brava è una ragazza, bella e tristissima. Finito il suo gioco, che poi è un lavoro, torna a casa. Unico amico: un cane.
Ma dico io! Sei anche una bella ragazza... possibile che tra tutti quelli che incontri, nessuno ti guarda almeno di sfuggita? No, tutti tristi e grigi con la testa bassa!
Oppure interessati solo alle vicende dei videogiochi. La realtà non se la fila più nessuno. E' proprio il caso di dire che chi si contenta neanche gode?
La storia prosegue con il procedere dei livelli di gioco... c, b, a... fino ad arrivare all'ultimo che, guarda caso si chiama 'Real'!
La motivazione? La tipa deve liberare uno dei suoi amici, e affronta i rischi per il solito senso di colpa... di cui sinceramente non sentivo la mancanza. Non è che esiste qualcos'altro capace di farci lottare?

E allora? cosa mi ha detto sto film?
Non so, c'è qualcosa che mi ha fatto pensare. Tante, troppe volte confondiamo le battaglie virtuali con quelle reali e ci incartiamo mica male!
Riduciamo al lumicino lo spazio per la realtà, per i veri rapporti non abbiamo più aspettative, cerchiamo la novità sempre più nella fantasia fino ad essere disposti a soffrire per... il nulla.

Santa Teresa chiamava la fantasia 'la pazza di casa'. Saggezza dei santi!... non è che sia da cacciare, l'immaginazione può servire.... ma non può farla da padrona!
E' meglio una bistecca vera non troppo saporita o una virtuale? Forse per la dieta.
E così anche l'unica frase un po' degna di nota che ho trovato in questo film...
'non devi mai farti confondere dall'aspetto che assumono le cose'
diventa un inno al depistaggio, al relativismo che sembra sapiente e non è altro che disorientamento cosmico. Cosa cavolo uso come punto di riferimento per non farmi confondere?

Preferisco soffrire nella realtà che farmi segare in due dal virtuale, cioè dal nulla.
Dal nulla... il nulla, mi pare scientifico no?! Ma dalla realtà posso anche aspettarmi di essere felice!


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