...a proposito di gatti ;-)

Eliot, sì, proprio il serioso e dotto Thomas Stearns... amante dei gatti, ha scritto poemi importanti e drammatici... esperto di Dante... mica robetta! Sì insomma lui, ha scritto anche di... gatti.
Anche lui aveva dei nipotini, e quando un nonno che si chiama T. S. Eliot scrive lettere ai nipoti cosa scrive? Poesie no?! Però non può scrivere roba pesante a dei bambini... scrive come un serio poeta che si diverte, e scrive di gatti: cosa c'è di più seriamente divertente di un gatto?

E qualcuno ne ha fatto un musical, un bellissimo e famosissimo musical che ha tenuto cartellone per anni, battendo anche più di un record.
Per chi ama i gatti e la musica ecco un assaggio di CATS... grande!!!
Da ascoltare, ballare e guardare... non sono belle quelle facce da gatto? Sapete che anche saper truccare è un'arte!?




Ecco le parole di Eliot (le sentirete recitate in inglese alla fine del video)


Il nome dei gatti (Thomas Stearns Eliot)

È una faccenda difficile mettere il nome ai gatti;
  niente che abbia a che vedere, infatti,
  con i soliti giochi di fine settimana.
  Potete anche pensare, a prima vista,
  che io sia matto come un cappellaio,
  eppure, a conti fatti,
  vi assicuro che un gatto deve avere in lista
  tre nomi differenti.

Prima di tutto quello che in famiglia
  potrà essere usato quotidianamente,
  un nome come Pietro o come Augusto, o come Alonzo, Clemente,
  come Vittorio o Gionata, oppure Giorgio o Giacomo Vaniglia:
  tutti nomi sensati per ogni esigenza corrente.

Ma se pensate che abbiano un suono più ameno,
  nomi più fantasiosi vi possono consigliare,
  qualcuno pertinente ai gentiluomini,
  altri più adatti invece alle signore:
  nomi come Platone o Admeto, Elettra o Filodemo,
  tutti nomi sensati a scopo familiare.

Ma io vi dico che un gatto ha bisogno di un nome
  che sia particolare e peculiare, più dignitoso;
  come potrebbe, altrimenti, mantenere la coda perpendicolare,
  mettere in mostra i baffi o sentirsi orgoglioso?

Nomi di questo genere posso fornirvene un quorum,
  nomi come Mustràppola, Tisquàss o Ciprincolta,
  come Bombalurina o Mostrardorum,
  nomi che vanno bene soltanto a un gatto per volta.

Comunque gira e rigira manca ancora un nome:
  quello che non potete nemmeno indovinare,
  né la ricerca umana è in grado di scovare;
  ma il gatto lo conosce, anche se mai lo confessa.

Quando vedete un gatto in profonda meditazione
  la ragione, credetemi, è sempre la stessa:
  ha la mente perduta in rapimento ed in contemplazione
  del pensiero, del pensiero, del pensiero del suo nome:
  del suo ineffabile effabile effineffabile
  profondo inscrutabile ed unico nome.



(Da T.S. Eliot, Il libro dei gatti tuttofare. Trad. di Roberto Sanesi, Bompiani , Milano, 1962. Prima ristampa, 1974, seconda ristampa, 1990.)

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