Caravaggio

E' un amico mio... lo sapevate? Violento e miscredente? Scusate ma... tutte balle!
Bè il caratterino non è dei più docili, va in giro sempre con un coltello alla cintola, ma di questi tempi Roma è un po' come Chicago negli anni del proibizionismo... chi non ha un'arma con sè?
Si permette di ritrarre donne di malaffare come Madonne? Ragazzi di strada come angeli? Forse che la Misericordia in persona non ha detto per prima che ladri e prostitute ci supereranno nel regno dei cieli?
Preti e cardinali si scandalizzano di lui? Ma la Chiesa tutta lo ha riaccolto fra le sue braccia, e lui è morto da solo su una spiaggia proprio lungo il cammino del ritorno tra quelle braccia.
La Bellezza in persona si è mostrata tra i vicoli bui della città, e lui ne ha saputo cogliere il raggio di luce, ne ha visto il soffio tra le ciglia della povera gente, la carezza tra le ruvide e sporche mani dei poveracci di borgata. Perchè il mio Signore non si nasconde nei pensieri retti e moralisti del primo predicatore di turno, si impasta con i colori di una tavolozza, sussurra parole di perdono sul pianto di una povera donna perduta, vibra nel sorriso di un bambino che gioca a travestirsi da angelo, ha il profumo dolce e fragrante di un cesto di frutta.
Dove ho visto la preghiera del mio amico Michelangelo, quello strano pezzo da galera? L'ho vista struggersi in quel bellissimo frutto intaccato dalla morte, che grida tutto il nostro desiderio di vivere per sempre, l'ho vista nell'allegria di un bambino senza malizia, che dichiara il trionfo dell'amore sopra tutte le costruzioni complicate della mente umana. La preghiera non è dei perfetti, è degli uomini.
Ecco perchè Caravaggio è mio amico.






per la mostra alle scuderie del quirinale


minibibliografia:

M. Bona Castellotti 'Il paradosso di Caravaggio'
Mina Gregori           'Caravaggio'
Maurizio Calvesi      'Le realtà di Caravaggio'
Roberto Longhi        'Caravaggio'

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